Leghe metalliche: differenze e come scegliere quella giusta
Nel settore della carpenteria metallica, delle lavorazioni industriali e della meccanica di precisione, la scelta del materiale è uno degli aspetti più strategici. Le leghe metalliche, cioè materiali composti da più elementi metallici (e talvolta non metallici), sono alla base della maggior parte delle realizzazioni tecniche.
Tra tutte, le leghe ferrose, come l’acciaio e la ghisa, occupano un ruolo di primo piano per resistenza, lavorabilità e versatilità d’impiego.
Cosa sono le leghe metalliche
Una
lega metallica nasce dalla combinazione di due o
più elementi, di cui almeno uno è un metallo. Il risultato è un materiale con
caratteristiche migliorate rispetto al metallo di partenza: maggiore durezza, resistenza alla corrosione, leggerezza o elasticità, a seconda della combinazione scelta.
Le leghe possono essere classificate in:
- Leghe ferrose (a base di ferro)
- Leghe non ferrose (a base di alluminio, rame, titanio, nichel…)
Leghe ferrose: ghisa e acciaio
Sia ghisa che acciaio sono leghe costituite da
ferro e carbonio, ma si differenziano principalmente per la quantità di carbonio presente:
- Acciaio: tra 0,3% e 2,06% di carbonio
- Ghisa: tra 2,06% e 6,67% di carbonio
Questa differenza determina la
struttura interna e le
proprietà meccaniche del materiale. Mentre l’
acciaio è più
duttile e resistente alla trazione, la
ghisa è più
rigida e resistente alla compressione, ma anche più fragile.
Le categorie fondamentali dell'acciaio
L’acciaio è una delle leghe
più utilizzate nel mondo, grazie alla sua versatilità, resistenza meccanica e facilità di lavorazione. Esistono
numerose tipologie di acciaio, ma possiamo suddividerle in
5 categorie fondamentali:
1. Acciaio al carbonio
È la
forma più semplice e diffusa di acciaio. Contiene solo
ferro e carbonio, senza altri elementi leganti. Si divide in:
- Dolce (basso tenore di carbonio)
- Medio
- Duro (alto tenore di carbonio)
È usato per strutture, travi, carpenteria, tubazioni, pezzi di macchine.
2. Acciaio legato
Contiene altri elementi come
nichel, manganese, titanio, cromo, che ne
migliorano le prestazioni in termini di resistenza, durezza, elasticità o resistenza alla fatica. È impiegato in settori ad
alta sollecitazione meccanica o
termica.
3. Acciaio debolmente legato ad alta resistenza (HSLA)
Combina
resistenza meccanica elevata con
peso ridotto, grazie alla presenza di
microleghe. Viene usato in edilizia, automotive e strutture portanti.
4. Acciaio Inox
Contiene almeno
10,5% di cromo, che lo rende
resistente all’ossidazione e alla
corrosione. Viene utilizzato in ambienti aggressivi (industria alimentare, chimica, marina) e per applicazioni estetiche. Si distingue in:
- Ferritico, composto principalmente da cromo, è magnetico e ha una buona resistenza all’ossidazione. È meno duttile rispetto all’austenitico, ma più economico e stabile termicamente.
- Austenitico, è il più diffuso e versatile, contiene cromo e nichel, ed è altamente resistente alla corrosione. Non è magnetico e mantiene ottime proprietà meccaniche anche a basse temperature.
- Martensitico, contiene cromo e una maggiore percentuale di carbonio, risultando più duro e resistente. È magnetico, può essere temprato e trova impiego in coltelleria, utensili e strumenti chirurgici.
5. Acciaio per utensili
È progettato per
resistere a usura,
calore e deformazioni. Contiene elementi come
tungsteno, vanadio, molibdeno. Viene usato nella produzione di stampi, lame, punte da trapano, frese.
Tipologie di ghisa e loro impieghi
La ghisa è una
lega ad alta percentuale di carbonio che si distingue per durezza, ottima fusibilità e resistenza alla compressione. Le principali varianti sono:
- Ghisa grigia (lamellare): ottima per assorbire vibrazioni; usata in basamenti e macchine.
- Ghisa bianca: più dura e fragile, per componenti soggetti a usura.
- Ghisa malleabile: più duttile, facile da lavorare.
- Ghisa sferoidale (ductile): ottima resistenza meccanica, anche a trazione.
La ghisa trova
impiego in:
- Settore automobilistico (dischi freno, blocchi motore)
- Macchine utensili e impianti industriali
- Arredi urbani, idraulica, componenti statici
Altre leghe metalliche in ambito industriale
Oltre alle leghe ferrose, esistono numerose
leghe non ferrose usate in applicazioni specialistiche:
- Leghe di alluminio: leggere, resistenti alla corrosione, usate in edilizia e trasporti.
- Bronzo e ottone (leghe di rame): ottime proprietà conduttive e estetiche.
- Leghe di titanio: leggere e molto resistenti, usate in ambito aerospaziale e biomedicale.
- Leghe di nichel: resistenti a temperature elevate, ideali per turbine e motori.
Come scegliere la lega giusta
La scelta della lega dipende da
diversi fattori:
- Tipo di sollecitazione (trazione, compressione, torsione…)
- Necessità di lavorabilità, saldabilità o duttilità
- Esposizione ad agenti chimici o atmosferici
- Peso richiesto e vincoli strutturali
- Durata prevista e cicli di manutenzione
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